Analisi del Caffè: i parametri da rispettare
Le analisi del caffè per torrefazioni vanno effettuate con l'intento di individuare i parametri che definiscono la qualità del prodotto,ad esempio, nel caso del caffé decaffeinato è importante definire quantità di caffeina presente (DM 20/05/1976).
Si fa in particolare riferimento a:
- pH e dunque l'acidità.
- l'estratto solubile.
- l'umidità residua.
L'altro livello in cui le analisi del caffè devono essere approfondite riguarda la definizione dei valori nutrizionali e soprattutto l'eventuale presenza di contaminanti organici e inorganici come:
- Ocratotossina A.
- Acrilammide.
- Methylfuran.
- Residui di solventi.
- PAH.
- Diossine e dl PCB, ndl PCB.
Infine, le analisi sono rivolte a definirne i parametri nutrizionali quali:
- Grassi totali presenti all’interno.
- la quantità e la presenza di fibre solubili e insolubili.
- Valori nutrizionali del prodotto.
Nel caso del caffè verde, ad esempio, si opera per valutare la presenza di micotossine, microbi o metalli pesanti. Il compito di New Eco è quello di assicurare al produttore (e di conseguenza al consumatore) che il prodotto rispetti gli standard previsti dalla legge, così come vanno anche scongiurare possibili formazioni di acrilamide e furano dopo il processo di tostatura. Infatti, il regolamento (UE) n. 2017/2158 riporta scrupolosamente i valori raccomandati e misure da seguire per ridurre al minimo il rischio di elevati livelli di acrilamide nel caffè torrefatto e istantaneo.
New Eco ha strumenti in grado di rilevare l’eventuale presenza di residui di pesticidi. Esistono, inoltre, valori che devono essere rilevati per particolari prodotti di nicchia. I livelli di caffeina, ad esempio, riguardano le valutazioni da fare relativamente ad un prodotto che si vuole commercializzare come decaffeinato. Così come occorre andare a determinare la tipologia di miscela per la determinazione dell'autenticità del prodotto.
